Con
questo articolo si apre una breve serie di due interventi che focalizza
l’attenzione sulle rappresentazioni dell’identità femminile veicolate
attraverso le bambole. L’analisi proposta muove dall’ipotesi che mediante
questi giocattoli la bambina simuli l’assunzione di ruoli e si confronti con
una specifica immagine del femminile che contribuisce a strutturare la sua
identità. Tale rappresentazione è in parte archetipica e in parte costruita su
modelli culturali ed educativi in continua evoluzione; non è, inoltre,
necessariamente reale, ma è comunque realisticamente orientata dalla
desiderabilità sociale o dall’immaginario collettivo.